martedì 3 maggio 2016

....

E' tutto nel ritmo dei suoi piedi
contro il pavimento
del mondo
che trema
e si ritira
rapido,
battito di pietra
e piastrelle
di cielo muto.

E' tutto nel ritmo del suo respiro
che articola solitudini
costruendo
e abbattendo
guerriglie verbali.
Fermi
al centro
del vortice rovinoso
delle tue ciglia,
perdendo coordinate
inseguendo cicatrici.
Resta,
senza soluzioni
la traduzione
dell'ultimo sorriso
smarrito
nella soglia degli occhi.
Seduti
sul ciglio del porto e del mare
verde di nafta,
respirando quello che resta
delle nuvole,
intrappolate nei canali di scolo
e nella paura che corre
sulla strada

si spacca
il fiato
a metà.

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