lunedì 31 marzo 2014

storia di una vertigine

è lo strappo alla base dello stomaco
che sospende il respiro

lo rompe a metà
spezza il ritmo rassicurante

legandolo alla terra

all'asfalto sfondato
di anime con lavori in corso...

è la sensazione di essere fuori di se
ma dentro a vertigine....

perdendo il centro
ritrovando le tracce di una lingua senza nome

quasi cercandosi-si cade
ridendo fermi

venerdì 14 marzo 2014

....

Avevi gli occhi stanchi
perduti
feriti
con il colore che ha la Casilina alle sei del mattino
dicevano così dalla riserva....

mentre senza fare domande rimettevano insieme i pezzi
di una macchina disarticolata di organi e ossa....

avevi gli occhi color spazzatura
avevano il colore del mondo
e della strada....

facevano paura
dicevano dalla riserva ....

mentre accarezzavano un sonno che non veniva
e lasciava storditi

alla fine risolsero con un lungo abbraccio
il nodo alla gola

sarebbero rimaste cicatrici


sotto regimi di normalità

Sono venuti di mattina presto
in giacca e cravatta

dalle 24 ore appena passate
hanno tirato fuori delle grosse forbici
e si sono messi a prendere a calci il cielo.....

cadute le nuvole
fatte esplodere
e lasciate svanire a brandelli

sono rimasti con le facce bianche rivolte verso
un colabrodo nero e blu

un tedesco una volta ha detto
"I colori sono il dolore della luce"

sono andati via lasciandosi alle spalle
strisce di feroce normalità....

giovedì 13 marzo 2014

....avevano detto che era per poco.....

Un giorno senza ora....superficie e punti...
le persone e le loro ombre hanno guardato e hanno giudicato

costruendo con le loro dita puntate
una scatola di metallo
abbastanza grande da contenere un corpo e un'anima....

a scatola chiusa hanno riso
per un gioco d'aria.....

ci si scambia sguardi a salve
per paura di sparare
e di cadere

proteggere la caduta dall'atterraggio.....
dallo schianto di un sorriso di troppo

anima in saldo senza libretto di istruzioni
regalatemi un'ora senza minuti....

restituirò tempo...