domenica 30 giugno 2013

la guerre des rêves

Lo scontro notturno trova tregua

affondando la coda in una tazza di caffè.... nero...amaro....denso come i segni.....

                                        lasciati in bilico

sulla corda invisibile del funambolo che ti balla nel cervello in punta di piedi.....

è una guerra continua e profonda che si consuma

tra corridoio e camera da letto....sul confine neutrale del risveglio.

sabato 29 giugno 2013

GRù

Non voglio avere paura di cadere giù

dalla Grù filamentosa di cose non dette

di dubbi.....di singolarità cristallizzate.....in un IO stanco....

non voglio avere paura di cadere.... di nuovo....inseguendo le tracce sbiadite di me....

lavori in corso....dietro le tende tirate delle palpebre...spio il colore degli occhi...

piombo e inchiostro



prima....dopo....prima

Non prendete sul serio la risata ...che segue l'esplosione...

giù per strada nella lingua di asfalto tra palazzoni grigi con mille occhi

si rincorrono i pensionati armati di fucili e canne da pesca.....

litigano per i carrelli al supermercato....che illumina il cielo anche di notte

per le dosi di antidolorifico e cocaina....

per i caffè corretti....

Non prendete sul serio l'esplosione  e la sua risata...

ci scambiamo carezze frettolose perchè il tempo non ci appartiene più....

vogliamo tutti emigrare altrove...o restare per cambiare

con la paura che alla fina la sola cosa che cambierà saremo noi

il resto identico al primo istante del ritorno continuerà a mordere la coda alle stelle

sotto il colore dei giorni

Dipende dal colore dei giorni

sotto la schiuma di un tempo in ritardo sul respiro

la capacità di essere altro....

quello che pensi sia il desiderio di chi ti sfiora....

poco importa se sia di sfuggita nelle metro affollate

o sotto un piumone fuori stagione....

tratteniamo il respiro aspettando il colore dei giorni...il loro odore....fuori dalla riserva.

esercizi di stile libero

Il fumo dalla riserva non basterà a proteggere

i nostri occhi dalla paura della libertà....

la cerchiamo tra gli altri

scavando tunnel nelle pareti del Se

cacciando via gli incubi abusivi dalle pianure del sonno

e poi dopo averla trovata ...

rannicchiata...fragile.....lanuginosa idea di pianto e sguardi che ridono incrociandosi nel caos...

ci fa troppa paura

così facciamo finta di non riconoscerla....

attraversandola come la strada.

giovedì 27 giugno 2013

tram...tram

Può essere tutto racchiuso in un lungo e lento bruco di metallo

sedili in plastica verde

troppo caldo lento liquido materico....tra ciglia e ciglia....

troppe rotaie scollegate

fuori un cielo di latte cade giù nei buchi di asfalto....

voglio tatuare sulla pelle del mio vicino il tempo che scorre


domenica 23 giugno 2013

la botola

Credevo di averti preso per mano e portato con me nella botola sotto il tavolo della sala da pranzo...

alzando il tappeto colorato

facendo cadere una sedia

credevo di averti portato con me nella zona d'ombra

per farti capire di non avere paura della paura

e invece no

forse ho solo immaginato di farlo

ma è rimasto tutto un gesto mentale

che si è perso rincorrendo le ore in giornate troppo corte.....

sfilacciate come orli scuciti....

credevo di avere paura del vuoto

ma forse ho solo avuto paura del buio.

lezioni di resa

la casa del corpo è stata occupata

sono entrati di notte senza preavviso.

dalle finestre scure delle orbite hanno fatto calare striscioni liquidi rossi e neri

per un momento è stata luce nel buio

per un momento nostra signora anarchia ha avuto la meglio sulle notre paure....

poi tutti ci siamo rimessi gli occhiali di vetro con il doppio fondo...

anestetizzati da quella che ci spacciano per integrità

porti...sotto vento

Forse ho gli occhi troppo grandi per riconoscere.....il senso e la forma dello specchio.....

ho rotto tutti i bicchieri in una lite violenta contro corpi stanchi.

Sotto il letto ricostruisco le cartine di città virtuali

tutte quelle che ancora non ho visto....

il viaggio nel viaggio è scivolato giù.... in uno scarico rumoroso

rimaniamo seduti su un vecchio pontile in attesa della possibilità di essere altro.

sabato 22 giugno 2013

sopra il mondo caos

Era rivoluzione

prima di essere una rivolta a metà.....

morta tra stomaco e piedi nudi.....

è la paura di guardarsi allo specchio

di riconoscersi sotto la maschera che ognuno si cala sulla faccia per uscire di casa.....

per sentirsi meno bambini

illudendosi e illudendo di fare la cosa giusta per gli altri e per se ....

si vive così.... sulla superficie sferica del mondo caos.....

senza riuscire a bucare lo smog

rimanendo prigionieri della propria presunzione

fuori fase

Mi avevano detto che prima o poi lo avrei risentito

e invece no.....

niente braccia

niente gambe

solo occhi che bruciano

tempie che pulsano

cervello in affitto.....






la guerra dei bottoni

Si è rotta la grande palla bianca sporca di notte

troppo luminosa e pallida per non fissarla imbambolati nei parcheggi fuori città....di quelli con poche luci e vecchi cani randagi....

si è rotta ed è precipitata giù.....come una lampada di vetro chiaro....

è caduta proprio in mezzo a noi....facendo un gran rumore che somigliava ad un pianto solitario.

ce la siamo ritrovata a pezzetti irregolari tra le mani.....

improvvisamente avvolti da un buio inchiostro.... denso....pesante....

ci siamo trovati a muoverci come sott'acqua

movimenti rallentati

respiro trattenuto....

le lacrime sono venute dopo quando ci siamo accorti che se non avessimo tirato le pietre con la fionda lei sarebbe rimansta ancora lassù appesa come una grossa lampada a basso consumo.


giovedì 20 giugno 2013

.alla fermata.

Ti hanno ingessato il cuore con una svista nella catena di produzione.

ce ne stiamo seduti vicini mai stati così lontani

parole di cemento armato contro la tenerezza delle paure

la carne trema .....

si cercano le mani anche se non è permesso vacillare sulla linea di confine tra sie  e no....

ho paura di guardare....di alzare la plastica che tiene coperto il residuo di quello che c'era prima dello scontro

prima dello sparo nel mezzo del cervello....

ci scivolano via dalle dita le ombre......


attacchi

Ci hanno fatto credere che fosse questione di intensità.....

li abbiamo fatti entrare per una questione di intensità....

ci siamo detti tutto e niente .... raccontandoci la vita e la morte su una giostra troppo veloce...

dipingendoci la faccia a vicenda con la vernice indelebile della libertà....

ora che sono entrati....

che hanno bruciato le nostre tende

violentato le nostre lune

distrutto le nostre asce...

messo in ospizio i vecchi capi tribù

non ci rimane niente oltre alla reciproca paura del vuoto.

martedì 18 giugno 2013

pratica in-versa

Negli occhi

nuvole spaccate....sul confine del pianto

pratiche di resistenza all'emotività...

Sotto traccia....

sotto  respiri...

nei gesti....

nel modo in cui non si parla

rimane il residuo metallico dell'insonnia.....

dell'incapacità.....


venerdì 14 giugno 2013

incidenti di autonomia

sotto il treno in sciopero è morta Libertà
aveva gli occhi secchi di chi corre contro vento

diceva di bastarsi da sola...per questo si rifugiava sotto la pioggia rannicchiata tra i passanti....

ci mancherà....bisbigliano gli autisti dei treni fermi in una stazione in movimento....

vi mancherà la violenza del suo corpo con mille piccoli poteri da brividi lungo la schiena

vi mancheranno le sue lacrime salate di asfalto grigio scuro....

vi mancheranno i suoi occhi che non riuscivate a guardare senza tremare


giovedì 13 giugno 2013

bukoswki

sotto il ponte di spaccacielo
lo hanno trovato che parlava con una scatola di cartone....
dentro ci aveva fatto entrare a forza tutte le sue sconfitte

le sue notti passate a fissare i buchi nel soffitto
e le voragini della sua superficialità violenta....

se le portava dietro perchè erano le sole cose rimaste
le sole che resistevano alla sua fine.


viaggio al termine della notte bianca

se ti avessero fatto sparire nel porta bagagli di una macchina
il senso di vuoto troverebbe pace alla fine della notte e della ricerca

i desaparesidos emotivi chiusi nelle cantine umide
parlano tra di loro sottovoce
dividendosi una sigaretta di nostalgia....



semi respiro

hai paura di morire?

no ho paura di non sentire più niente
di non accorgermi del precipizio che si apre sotto le scarpe fuori stagione
di non amare e di non farmi amare perchè se ci si allena  all'indifferenza
alla fine potrebbe riuscirci....
si finisce così a camminare senza avere bisogno delle gambe e degli occhi per non essere investiti dai tram contro mano.
bruciamo i nostri cavalli di gomma e metallo colorato....sacrificandoli sugli altari della paura.
Agonie di plastica dalla riserva....ci hanno portato via la casa di stoffa che avevamo costruito
tende nelle nostre stanzette urbane...
hai rotto gli argini degli occhi...non hanno più riparo

contro-se

il cervello sottovuoto
pulsa contro le barriere mentali.....
dovresti essere più forte

autonoma

consapevole

con il ferro al posto del sangue per non sentire i battiti aumentare

per non dover raccogliere sacchi di dubbi e paure

per riuscire a guardarti allo specchio.... per riuscire a guardare...


avanzi di....

contro un muro di cemento
qualcuno ha buttato gli avanzi di un corpo non suo

li ha guardati  scivolare rapidi
lasciando scie di anima organica sul grigio del cemento

senza sentire il rumore metallico del cuore
caduto nel secchio di colla

non voglio punteggiatura non serva a ritrovare il respiro


stracci

Non c'è soluzione di continuità tra la notte e il giorno
tra le nostre paure rannicchiate
e
sole....
non c'è soluzione di continuità tra il mio corpo e il tuo....
attenzione.... "MANEGGIATE CON CURA" c'è scritto sulle scatole di cartone in cui ci si rannicchia
per dormire
per provare a chiudere gli occhi
per trovare tregua..... 
mentre tutto il resto corre...si agita e muore,
si continua
a cercare il proprio pezzo mancante.

mercoledì 12 giugno 2013

......

Le ossa si sono rotte come le ciglia degli occhi,
secchi di piombo
scavano il buio piano....un sogno mancato per volta....

sopravvivendo al risveglio in una camera di panico...
resistendo alla precipitosa caduta del cuore nelle viscere....
sorridendo alla liberazione delle lacrime e del proprio Se.

Per strada la guerra degli sconti anticipati fa tremare le strade di silenzio...
siamo tutti come i cani che tremano al sole.

Rincorrendo la possiblità di respirare....
la testa ingombra,
pesante di sassi neri....
di rabbia,
di casualità violenta.....
non voglio perdere pezzi di vetro dall'anima.